In Alto Adige, nell’Altipiano dello Sciliar, la rinomata zona escursionistica e sciistica nel cuore delle Dolomiti, presenta un paesaggio con una natura rigogliosa capace di regalare tante piante in grado di donare benessere al nostro corpo e al nostro spirito e quasi come in una alchimia c’è chi è capace di scegliere, coltivare e miscelare nel modo più giusto tantissime piante dalle più svariate proprietà. Questo scopriamo nel nostro viaggio nella piccola frazione di Sant’Osvaldo di Castelrotto, dove conosciamo Martha Mulser e la sua storia di pioniera del settore officinale. Martha, 60 anni, dal 1980 conduce insieme alla famiglia il maso Pflegerhòf.
Per pura passione Martha si è avvicinata inizialmente alla coltivazione di erbe officinali in un campo di soli 100 metri quadri e oggi, il suo, è il più grande maso di erbe dell’Alto Adige. Da piccola fattoria di montagna con mucche, capre e pecore, nel corso degli anni si è trasformato in un paradiso officinale con oltre 80 tipi di piante officinali per la lavorazione in miscele e 500 diverse varietà di erbe aromatiche. Dei suoi 17 ettari immersi tra boschi e cespugli, 2 sono campi soleggiati coltivabili: qui Martha semina e produce erbe che poi sapientemente trasforma in preziosi doni per la salute.
Chi è Martha Mulser? Ecco la sua breve presentazione:
La struttura agricola altoatesina è fortemente condizionata dalla morfologia del territorio che vede l’86% di esso al di sopra dei 1000 metri di altitudine e le aree potenzialmente utilizzabili per insediamenti stabili sono poco più del 5%. Ciononostante, l’Alto Adige ha una forte tradizione agricola, ma naturalmente, date le caratteristiche montane del territorio, gran parte della sua superficie è inadatta alle coltivazioni e quella effettivamente utilizzata per colture, prati e pascoli è di poco più di 210.000 ettari. La morfologia del territorio e le condizioni climatiche determinano la specializzazione produttiva basata su 3 attività fondamentali: nelle zone situate a quote più elevate si pratica essenzialmente l’allevamento, mentre nei fondovalle, grazie al clima più favorevole, prevalgono la frutticoltura e la viticoltura.
La frutticoltura in Alto Adige si basa principalmente sulla produzione di mele e la varietà più diffusa è la Golden Delicious, che rappresenta quasi il 40 % della produzione complessiva. Il clima e il territorio dell’Alto Adige offrono però anche le condizioni ottimali per la coltivazione di numerose erbe aromatiche e piante dotate di proprietà terapeutiche. Le coltivazioni si trovano oltre i 500 metri di altitudine, ben lontane dalle città e dalle strade trafficate. Come nel caso di Martha, le piante provengono principalmente da agricoltura biologica o coltivazione integrata. I fiori secchi e le spezie vengono raccolte nel cosiddetto “tempo balsamico“, il momento in cui le piante contengono la più elevata concentrazione di principi attivi. In Alto Adige l’usanza di raccogliere piante aromatiche per uso domestico esiste da sempre. Coltivate un tempo negli orti dei conventi, oggi le erbe e le piante aromatiche crescono nei giardini di tante famiglie. La produzione professionale di fiori essiccati e spezie è iniziata invece solo una trentina d’anni fa. Da allora le distese su cui si possono ammirare piante aromatiche d’ogni tipo hanno già raggiunto un’estensione di 40 ettari.
La storia di Martha e della sua passione per le erbe officinali nella puntata integrale:
Con le deliziose erbe aromatiche ecco la ricetta dei tradizionali canederli, detti anche gnocchi di pane o knödel, una ricetta antichissima di derivazione contadina, tipica della cucina tedesca e alto-atesina. Si tratta di deliziose palline realizzate con un impasto dal gusto delicato fatto di pane, uova, farina, latte e tante spezie e aromi. Ecco nel video come si preparano: