Ci sono luoghi dove il paesaggio natuarale è segnato profondamente dalla mano dell’uomo che lo ha reso coltivabile, condizionando indissolubilmente la storia sociale, economica e paesaggistica di questi luoghi: questo succede per esempio nel Delta del Po, dove le grandi bonifiche intraprese nel corso dei secoli hanno consentito la messa a coltura di decine di migliaia di ettari precedentemente palustri e salmastri.

foto taglio di po panorama

La storia del Delta è legata alla creazione di risaie già dal 700, sviluppando così le zone rurali tra le provincie di Ferrara e Rovigo, le cui terre furono drenate grazie all’azione di pompe idrovore oggi conservate in un importante museo. A Taglio di Po conosciamo Giorgio Uccellatori, 55 anni, la cui storia da generazioni è profondamente legata a quella delle risaie. Giorgio, perito agrario, insieme al fratello Lino e alla mamma Carla Vittoria conduce la tenuta Ca’ Vendramin, giunta alla 3^ generazione.

foto taglio di po giorgioIn una superficie complessiva di 350 ettari, in azienda si coltivano seminativi, cereali come mais, grano duro e tenero, orzo, soia, barbabietola e soprattutto qui si lavora il riso nella sua filiera completa: dalla coltivazione al confezionamento. Si tratta del riso IGP delta del Po, che si riesce a coltivare in maniera sostenibile grazie proprio alle caratteristiche del suolo e alla vicinanza al mare.

Chi è Giorgio Uccellatori? Ecco qui la sua presentazione video:

Il riso IGP Delta del PO deve la sua particolarità a un’area di coltivazione con caratteristiche uniche. I terreni scuri e torbosi del basso ferrarese e quelli alluvionali e salmastri del rodigino, rendono il Riso del Delta del Po IGP un prodotto unico che trae beneficio dalla natura alluvionale delle terre in cui viene coltivato.
Semplice e ricco per tradizione è frutto della lenta opera di sedimentazione e trasformazione compiuta dal fiume Po nel corso dei secoli. I terreni sono dotati di grande fertilità minerale. Coltivato vicino al mare, i bassi livelli di umidità relativa e le brezze marine mantengono le piante di riso asciutte e più sane, riducendo l’uso dei trattamenti chimici.

Guarda la puntata integrale con la storia di Giorgio Uccellatori dal Parco del Delta del Po:

Grazie alla grande digeribilità, alla ipoallergenicitià, al grande tenore proteico e alle sue proprietà antiossidanti, il riso del Delta del Po IGP è adatto all’alimentazione nell’infanzia e in determinate situazioni patologiche. Il riso è altamente digeribile, non contiene glutine, è ricco di lisina (aminoacido essenziale per l’organismo umano ma non sintetizzabile dall’organismo se non tramite l’alimentazione) ed è importante per la salute della pelle e dei tessuti e soprattutto per potenziare le nostre difese immunitarie, l’acido linoleico poi mantiene la pelle del viso elastica e soda. Il riso è anche ricco di sali minerali come ad esempio il potassio ed ha un basso contenuto di sodio. E’ utile per contrastare l’ipertensione (frazione peptidica isolata dalla glutenina del riso) e non è soltanto un ottimo carburante, sano e nutriente, ma anche un prodotto dietetico naturale.

In Giappone, dove il riso è al centro della cucina tradizionale, è considerato un “functional food”, un prodotto alimentare assimilabile a un superfood, grazie alle sue proprietà e ai valori nutrizionali. Per la popolazione mondiale, asiatici in testa, il primato del consumo spetta al riso. Quanto alla Unione Europea, l’Italia ha il primato della produzione, nei risotti e nelle minestre regionali, oppure nei timballi, negli arancini siciliani e nei dolci.

foto taglio di po risoDurante la sua lavorazione, nella fase di brillatura il riso perde delle vitamine (tiamina o B1) ma ha il pregio di un’ottima digeribilità, per l’assenza di fibre e per la qualità dell’amido (soprattutto amilosio), più digeribile delle amilopectine, prevalenti nell’amido della pasta e del mais. Il riso fornisce circa 3-4 grammi in meno di proteine rispetto alla pasta, però la combinazione degli aminoacidi è migliore (si avvicina di più alla completezza delle proteine animali).
Un neo dietetico dei carboidrati del riso è piuttosto l’alto “indice glicemico”, cioè il fatto che il prodotto finale della sua digestione (glucosio) entrerà più rapidamente nel sangue, sollecitando una risposta insulinica mal sostenibile dai diabetici e da molti obesi.
Per saperne di più delle qualità nutrizionali del riso vediamo, in questo video, i consigli di Francesca Rita Cerami – esperta dell’Istituto per la Promozione e la Valorizzazione della Dieta del Mediterraneo e concludiamo con gusto con la presentazione della ricetta del risotto Carnaroli del Delta del Po con zucca, guanciale e cialda croccante al coriandolo preparato dall’Istituto Professionale Alberghiero di Palombara Sabina.