Molti conoscono le bellezze paesaggistiche e turistiche del Golfo dello Ionio, in Calabria, ma forse non tutti sanno che, in provincia di Cosenza, ai piedi della deliziosa Corigliano si estende una rigogliosa macchia mediterranea e l’affascinante anfiteatro naturale della Piana di Sibari, la più antica e ricca tra le colonie della Magna Grecia in Calabria, che offre interessanti opportunità legate a produzioni agricole come arance, clementine, olive, olio e latticini.
Il nostro viaggio ci porta a conoscere Nicola Rizzo, che insieme alla famiglia, gestisce l’azienda Favella Group nata nel 1932, quando il nonno e i suoi fratelli comprarono il primo lotto di terreno da una famiglia nobile.
Da piccola azienda dedita all’attività pastorale oggi è una impresa che fa 5 milioni di fatturato agricolo e 5 di fatturato energetico.
Favella si estende su 420 ettari, di cui 5 coltivati ad ortaggi, verdure, erbe aromatiche e spezie, 45 a risaie, 55 ad agrumi, 16 ad uliveti, 250 a foraggi per il bestiame.
Altri importanti numeri di Favella Group sono: 30mila piante di goji, 700mila litri di latte lavorato all’anno, 80mila kg di funghi cardoncelli
prodotti, 1 milione e mezzo di kg di agrumi e 40mila kg di risone, 16 MW di pannelli fotovoltaici installati sopra le serre, un impianto di biogas da 1 MW. Il fiore all’occhiello di Nicola è la produzione di un’ottima mozzarella di latte di bufala, lontana parente della vacca, più paffuta e curiosa: il suo delizioso latte viene trasformato in mozzarella che nulla ha da invidiare alla più conosciuta mozzarella campana.
Ma la bufala e la mucca sono parenti? E ancora, la bufala viene dalla Campania o dalla Calabria? Facciamo un po di chiarezza in questo breve video:
Nicola nella sua attività multifunzionale si è buttato anche su nuove colture agricole, sperimentando anche nuovi prodotti che vengono da lontano: in particolare ha avviato la coltivazione di un vero e proprio amico della nostra salute, un concentrato di energia e multivitaminico naturale a sostegno del sistema immunitario, con effetto anti-age: le bacche di goji! Questi frutti rossi crescono spontaneamente nelle valli himalayane, nella Mongolia, nel Tibet, nelle province cinesi dello Xinjiang e dello Ningxia e sono utilizzate da secoli dalla medicina orientale come prevenzione e cura di molte patologie. Per questo tradizionalmente arrivano essiccate dall’Oriente, ma imprenditori innovativi hanno provato a coltivarle e commercializzarle fresche proprio in questo lembo di terra baciata dal sole del Mediterraneo.
Qui la puntata integrale dedicata alla storia di Nicola e ala sua splendida terra: