Uno dei tanti settori in cui la sostenibilità ha un ruolo fondamentale è quello della zootecnia: come si può avere a cuore la tutela dell’ambiente e al tempo stesso produrre carne di qualità? Per scoprirlo a Firenzuola, a pochi chilometri da Firenze, conosciamo una delle più grandi aziende agricole della zona, situata a 780 metri di altezza, sulle pendici dell’ Appennino Tosco Emiliano.
Qui siamo nella zona del Mugello, un territorio di confine che riunisce due aree geografiche: il Mugello propriamente detto e l’Alto Mugello o Romagna Toscana. Qui il paesaggio è complesso: dalle fitte boscaglie dei crinali regno del cinghiale, del capriolo e della volpe, alle zone dei castagneti e dell’olivo, dalle ampie superfici pianeggianti coltivate a grano e girasole, al fertile fondovalle dove sono ubicati i principali centri abitati e le vie di comunicazione. Qui incontriamo Valeria Bruni Giordani, 45 anni, che da giornalista di cronaca si è convertita alla fine degli anni ’90 all’imprenditoria, prendendo in mano assieme alla mamma Elisabetta e alla nonna Vanda, la gestione dell’azienda avviata dal nonno Guido.
In 400 ettari, coltivati a erbaio, orzo e farro, Valeria conduce un allevamento di 230 animali tra vacche nutrici, tori e vitelloni, secondo il metodo biologico per la produzione di carne bovina che viene trasformata e venduta direttamente in azienda e solo su prenotazione. Il potenziamento delle stalle e l’inserimento di nuove razze (limousine) e lo spaccio aziendale di carne biologica per chiudere il ciclo della produzione, sono elementi strategici che fanno dell’azienda di Valeria una impresa sostenbile economicamente.
Chi è Valeria Bruni Giordani? Ecco qui sotto la sua presentazione nel breve video:
L’azienda di Valeria è sostenbile anche dal punto di vista ambientale: i vitelli che nascono e crescono al pascolo, vengono ingrassati in stalla, macellati sezionati e commercializzati direttamente in azienda. Gli animali rimangono al pascolo almeno sei mesi all’anno e gli altri 6 mesi stazionano in stalla. L’animale biologico, rispetto all’allevamento convenzionale, ha a disposizione maggiori spazi e viene nutrito con foraggio biologico prodotto in azienda, a fibra lunga, secondo le proprie esigenze fisiologiche.
Guarda la puntata integrale con la storia di Valeria Bruni Giordani dall’alto Mugello in Toscana:
Dei benefici della carne ne scopriamo di più nel video sotto con i consigli di Francesca Cerami dell’Istituto per la Promozione e la Valorizzazione della Dieta del Mediterraneo e vediamo la preparazione di una gustosa ricetta a base di bovino toscano al pascolo su giardinetto di verdure, preparate dall’Istituto professionale per i servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera Malatesta di Rimini.
La carne è un alimento indispensabile per un regime alimentare equilibrato: una fonte proteica ad alto valore biologico (le sue proteine, molto simili a quelle umane, sono facilmente utilizzabili dall’organismo per soddisfare i processi metabolici in cui sono coinvolte: produzione di ormoni, enzimi, neotrasmettitori, anticorpi, rinnovo cellulare, coagulazione del sangue, contrazione muscolare).
La carne è ricca di proteine, ferro, vitamine e sali minerali ed è essenziale prevederne il consumo all’interno di un modello di alimentazione mediterranea, naturalmente con moderazione e soprattutto prestando attenzione alla provenienza dell’animale e alla parte da consumare. Infatti come consiglia Angel Keys con la sua Dieta Mediterranea bisogna consumarla 2/3 volte la settimana (350/500 g) non più di una quella rossa e soprattutto con particolare attenzione alla cottura, evitando quella eccessiva (la bruciatura) e la lavorazione (affumicare, salare, aggiungere conservanti).
Attenzione alle scelte di totale eliminazione della carne, poichè la perdita di massa muscolare è la causa che innesca nell’anziano una progressiva fragilità. Diversi studi dimostrano che proteine e moto quotidiani possono prevenire l’insorgenza della sarcopenia che porta, nei casi più gravi alla disabilità. Quindi in sintesi, filiera corta della carne con alimentazione controllata, quantità di consumo ridotte, cottura adeguata ed evitare la trasformazione. Rendono la carne un alimento essenziale, necessario e indispensabile soprattutto in particolari momenti del ciclo di vita (bambini, donne incinte, anziani) dove la qualità della materia prima è data dall’attenzione alla fase di produzione e di trasformazione.